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“Liam è un giovane studente fuori sede che nasconde un inquietante segreto: nei suoi incubi appare una donna senza volto che gli sussurra sempre le stesse parole. Questi incubi sono un tormento per lui: gli si presentano ogni notte, sempre uguali, da quando era bambino. Ormai, dopo vent’anni, Liam ha imparato a conviverci, credendosi pazzo. Non sa che, una sera come le altre, un’inquietante verità inizierà a prender forma, rivelando un passato che doveva restare nascosto”.
Questo libro va a diesel. Chi lo ha letto sarà d’accordo con me, senza dubbio. Parte lento, quasi pesante per chi non è avvezzo al tipo di storia, al tipo di stile, presente all’interno. Piano piano, però, ti prende e quando ci riesce ti trattiene con forza. Ho vissuto questa cosa sulla pelle, partendo da una lettura svogliata delle prime pagine, per poi ritrovarmi a temporeggiare sugli impegni pur di rubare qualche minuto in più per andare avanti nella storia.
Il libro, di suo, non parte lento (non particolarmente). Ha giusto un capitolo introduttivo che ti spiazza un po’, ma sono una decina di pagine. Superate quelle si inizia ad entrare nel vivo della storia. Però quelle prime pagine vanno a scontrarsi pesantemente sull’idea che, dall’esterno, ti fai del tipo di storia che stai per leggere.
Le fondamenta del libro sono quelle del thriller, ma è presente una grossa componente romantica che fa, in un caso, da sfondo, nell’altro da filo conduttore principale. Questa importante presenza, però, non è chiarissima al primo colpo d’occhio. La sinossi del libro dà quasi l’idea di una ghost story e l’immagine di copertina (tra l’altro bellissima) rafforza questa idea iniziale. Leggi il libro e ti ritrovi davanti l’incipit di un romanzo rosa dalla forte componente passionale.
Detto questo, non voglio fare critica. Quell’incipit (e la storia che porta con sé) ha perfettamente senso nell’economia della trama, non è un riempitivo. Questa premessa serve solo a far si che possiate (se decideste di procedere all’acquisto) approcciare alle prime pagine in maniera più serena sapendo cosa avete tra le mani.
Come detto prima, la storia rientra nel genere del thriller , presenta una forte componente romantica (e no, non ci sono fantasmi od altre cose soprannaturali) ed una narrazione piuttosto introspettiva . È un tipo di romanzo dalla caratterizzazione molto forte che non cerca di adattarsi ai gusti del pubblico, risultando difficile farselo piacere se non ti piacciono certi tipi di storie. Decisamente non adatto ai “cuori più duri” od a quelli che in una storia cercando l’azione.
La trama gira intorno ad un mistero. Il protagonista (Liam) soffre a causa di un incubo ricorrente che lo perseguita sin dai primi anni di vita. Non ha mai capito il perchè e, non sapendo come affrontarlo, ha semplicemente imparato a convivere con la situazione. Un giorno, mentre è ospite dai suoi genitori, sente i genitori discutere del suo problema ed associare tale condizione a delle lettere ed ad un segreto inconfessabile. Liam, non potendo chiedere direttamente ai suoi (perchè è certo che non gli darebbero risposte) decide di indagare per conto suo, iniziando proprio dalla ricerca di queste lettere.
Quello appena descritto è il filone di storia principale. Si, principale, perchè la trama viene portata avanti da due filoni di storia distinti. La prima impressione che si ha e che siano due storie diverse, come se si fossero mischiati gli appunti di due libri differenti. Ogni filone ha un tipo di racconto diverso, uno stile diverso, un ritmo narrativo diverso e gli indizi che li collegano (all’inizio) sono pochi (un nome, una località in comune, cose di questo genere).
Il filone principale è incentrato sul mistero, su un’indagine e presenta una storia d’amore (Liam e la sua fidanzata Elis), di sottofondo, gestita in maniera realistica, credibile e che fa da supporto a tutto ciò che è l’approfondimento psicologico dei due personaggi. La narrazione è scorrevole e pulita, il ritmo è “rilassato”, nel senso che si prende i giusti tempi narrativi necessari.
Il filone secondario, invece, è completamente focalizzata su una storia d’amore di quelle intense, passionali, basata su colpi di fulmine brucianti e scelte azzardate ed istintive. Dominano le emozioni (positive o negative che siano). Si passa dalla depressione, all’euforia. Non si può essere infatuati, si brucia di passione o niente. Il ritmo narrativo è accelerato, i personaggi sembrano venire travolti dalle emozioni e dagli eventi. La protagonista supera un periodo di depressione, lungo e pesante, e nello stesso giorno incontra l’amore della sua vita, per fare un esempio. La stessa struttura dei discorsi è più “teatrale” (se mi passate il termine), fatta di lunghi discorsi (sia interiori che esteriori), sui dolori e sull’amore. Va detto che, così come lo sto descrivendo, potrebbe dare l’impressione sbagliata. Semplicemente tutto prende un tono più drammatico, meno realistico, buttando tutto sulla passione più pura ma che, a mio avviso, potrebbe risultare pesante.
I due filoni, nonostante siano così diversi, creano tra loro una specie di equilibrio. Entrambe portano avanti la trama e permettono di carpire indizi, alternandosi tra di loro in modo da non scoprire tutte le “carte” (del primo filone) e non appesantire troppo il racconto (con il secondo).
I personaggi sono pochi (perlomeno quelli principali) ed a loro è dedicato tutto lo spazio della storia . La loro caratterizzazione non è nulla di particolareggiato e nessuno spicca per capacità eccelse. Sono persone normali che affrontano dei problemi, vivono la loro vita e cercano di essere felici. Il fatto che non ci sia nulla di particolare non vuole dire che siano di carta, semplicemente sono strutturalmente semplici, praticamente comuni. Hanno le loro personalità, ma non sono quelle tipiche di personaggi di un libro, più come quelle di un tuo vicino di casa.
Sull’ambientazione c’è poco da dire. Non è particolarmente dettagliata e serve giusto per fare da sfondo alla vicenda. C’è descrizione degli ambienti, ma il “dove” ha poco importanza nell’economia della storia. I nomi delle città sembrano fittizi ed alcuni elementi non fanno capire esattamente dove ci troviamo. Dai nomi (delle città e di molti personaggi) ti viene l’impressione che siamo in terra straniera, forse in U.S.A, ma altri dettagli ricordano molto le terre più nostrane.
Passando alla mera questione economica, il libro si mantiene su costi moderati, negli standard degli ebook degli autori emergenti (1,99 euro).
Vale la pena l’acquisto? Dipende.
Il libro ha tutte le carte in regola per piacere, ma è molto selettivo con il tipo di pubblico a cui punta. L’aspetto romantico dell’opera è insito nella sua ossatura ed è in proporzione così alta che verrebbe quasi da dire che sia un libro romantico con sfumature thriller, sappiatelo sin da subito. Consigliarlo a tutti sarebbe come consigliare un horror puro e duro a chi non è amante del genere. Se, invece, apprezzate il genere dovreste tenerlo in considerazione. In realtà potreste farci un pensierino anche se, semplicemente, apprezzate le sotto-trame romantiche in quanto il mistero che fa da filo conduttore è ben architettato ed interessante. Nella seconda parte potreste focalizzarvi nella ricerca dei punti in comune, tra i due filoni, che possano portare alla soluzione.
Piccola nota personale. Ho apprezzato il modo in cui è stata gestita la figura del terapeuta, dai preconcetti che impedivano la consulenza fino al fatto che (nonostante sia un po’ frettoloso nel dare risposte)non sia stato strutturato come il solito freudiano che chiede dei rapporti con i genitori.
Nonostante il libro sia sotto etichetta, mi è stato riferito che la copertina non è stata fatta dalla casa editrice ma da una sua amica che se ne è occupata. Data la situazione intermedia tra produzione sotto etichetta ed indipendente, il + di apprezzamento lo metto tra parentesi.
8 (+)
Voto medio delle recensioni: 4,1/5 (10 voti).