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Allucinazioni fronte<< Screanzata! >> le sorrido di rimando. Non riesco proprio a rimanere arrabbiato con mia figlia.

<< Inoltre un giorno sarò capace di soccorrerti se davvero ti venisse un infarto >> incalza.

<< Sbrigati a studiare, allora. Di questo passo il ricovero non è lontano >>.

Mi alzo lentamente. Mia moglie si allunga un attimo verso di me e mi bacia << In bocca al lupo al lavoro >>.

<< Grazie >>. Semplice e diretto, le rispondo ricambiando il suo bacio. Poi lei si rimette a dormire.

Stella, invece, mi accompagna fino in cucina.

<< Sai che porta sfiga? >>

<< Cosa? >>

<< Ciò che hai detto >>

<< E cosa ho detto? >>

<< “Grazie”. Si deve rispondere “crepi” quando qualcuno ti dice “in bocca al lupo”. Altrimenti l’augurio ti porterà sfortuna >>.

Non ne vedo la differenza. Come può un “grazie” cambiarmi la giornata? Non ho mai badato molto a certe superstizioni e non le ho mai nemmeno capite.

<< Capito? >> continua lei << devi dire “crepi” >>.

<< Si,si… d’accordo. La prossima volta me lo ricorderò >>. Non me lo ricorderò, già lo so. Come so che la mia “bambina” mi riprenderà di nuovo.

Facciamo colazione insieme poi lei si va a cambiare. Deve sbrigarsi o perderà il treno che la porterà all’università. Mi saluta quando esce da casa.

Io nel frattempo mi preparo per il lavoro. A vestirmi ci metto poco, non ho molta scelta: o la divisa o la divisa.

Prima di uscire prendo le chiavi ed il portafoglio dal comodino di fianco il letto. Faccio piano, mi muovo senza scarpe, cercando di non disturbare il sonno di mia moglie. Le do un saluto sussurrato, un bacio virtuale, poi esco dalla stanza.

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Il primo racconto della raccolta “Allucinazioni”.

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